lunedì 25 febbraio 2008

Occhio alle biomasse! Cavallo di battaglia del Pd

interessante articolo da Como ...


Da tempo in questa società si cerca di fronteggiare i problemi energetico/ambientale salvaguardando a tutti i costi l’imprenditoria.
Per soddisfare questi bisogni, nasce l’idea della centrale a biomassa.
Nelle prossime righe cercheremo di capire perché una centrale a biomassa è considerata una risposta energetica valida, efficace ed economicamente vincente dal comune di Villa Guardia (CO).
Il progetto di centrale a biomassa presa in considerazione sarà dotato di una caldaia che brucerà il cosiddetto cippato. Verranno utilizzati anche gli scarti delle ripuliture boschive, scarto di potature, ramaglie ecc.
Il cippato sarà prelevato nella cerchia di 20 km dal sito della stessa.
Saranno selezionati nel territorio migliaia di ettari (15.000)di boschi e terreni per forniture e coltivazioni.
Le coltivazioni selezionate, saranno di sorgo, robinia, pioppo a crescita rapida.
Le aziende agricole locali, (che hanno costituito un consorzio agrario) saranno incoraggiate e incentivate a coltivare alberi (biomassa), in tempi che non sono brevi. Infatti, un vivaio necessita almeno di 2 anni prima del taglio, e con il tempo, i terreni, avranno bisogno di riposo. È incoraggiata la silvilcoltura per ardere legna, non per il rimboschimento.
Tutti i soggetti partecipanti avranno degli incentivi.
In caso di scarsità di materia prima, diventa obbligato l’acquisto di legname fuori provincia, regione, e anche stato (in genere dall’est).
Questa centrale, avrà 2 impianti: il teleriscaldamento, è la produzione di energia elettrica che sarà venduta all’Enel.
Gli alberi sono il carburante della centrale a biomassa che scalderà acqua per il teleriscaldamento e produrrà energia elettrica. Questo sistema è chiamato “congeneratore” a biomassa di cippato.
L’acqua calda sarà venduta per riscaldamento e sanitari, l’energia elettrica sarà venduta all’Enel. Si produrrà energia elettrica bruciando legna. Incredibile tecnologica!
Questa centrale è progettata con una potenza di 20 Mw, di cui 3 Mw verranno dedicati alla produzione di energia elettrica.
Il fabbisogno di cippato della centrale a pieno esercizio, è attestato a 25.000 tonnellate/anno. Con questo sistema, si sottrarrà utenza metanizzata, ad aziende nazionali, a favore di un’azienda comunale, ricostituendo un meccanismo di piccola economia comunale, insomma un feudo! Si passerà da una sevizio pubblico nazionale a un sevizio pubblico comunale.
Il 30% del bruciato sarà il residuo raccolto delle scorie solide (ceneri) il restante 70%, sarà catapultato nell’aria, (ceneri di ricaduta).
Nonostante la nuova generazione di filtri, allo stato attuale, nessuno filtro può fermare i PM 2,5, PM 1 ecc. Precisiamo che gli analisti considerati solo i PM10.
Questo progetto sarà realizzabile grazie anche alla richiesta di finanziamento alla Regione Lombardia su uno specifico bando.
I proprietari di questi impianti ottengono dal Gse i certificati di produzione elettrica eco compatibile, che rivendono sul mercato a quelle società energetiche che non riescono a produrne a sufficienza secondo gli obblighi di legge in relazione alla loro produzione complessiva.
Con il decreto il valore del certificato verde viene maggiorato dell'80% rispetto a quello di mercato (nel 2006 secondo il Gestore servizi elettrici il valore medio di un megawattora è stato pari a 125,28 euro più iva). In questo modo le società che hanno investito nella realizzazione di queste strutture di produzione elettrica eco-compatibili sono maggiormente remunerati.
Per 3 anni, le strade di Villa Guardia saranno area di cantiere per permettere la posa delle tubature (andata e ritorno) dell’acqua. A sostituzione della caldaia, l’impianto, sia pubblico che privato, avrà uno scambiatore,
che resterà di proprietà della società operante.
L’allaccio alla rete, avrà un costo di € 2.020,25 (30 kW per 100 mq) solo se un prè-contratto sarà sottoscritto al promoter entro la data del 31/04/2008, dopo tale data, il costo sarà di € 7.080,25.
La variante è proprio negli oneri di allacciamento che passeranno da € 2.400,00 a
€ 7.000,00 meno la riduzione art. 29 della legge 388/2000 (€ 619,75) e l’I.V.A. a 10% su gli oneri di allacciamento (€ 700,00) valori che rimangono quasi invariati.
Non si capisce quale sia la motivazione che determina l’impennata di prezzo dopo il 31/04/200, di un servizio che in pochi potranno usufruire entro il primo anno, nonostante la spesa sostenuta.
Analizzando i risparmi del 20/30%, sui costi di riscaldamento confrontati tra metano/gasolio, ci si rende conto che a fare la differenza non è la scelta di combustibile, (legna) ma la riduzione in bolletta per merito della L. 488/98 che riguarda la fascia E, (14 ore al giorno di riscaldamento). Perciò, un opera come questa, quali vantaggi darà alla popolazione?
Risparmio economico? No! La differenza è data da una riduzione per mezzo di legge, e non per la scelta di un materiale/procedura più economico.
Gli oneri per l’allaccio al teleriscaldamento sono notevoli, e non giustificati.
Vantaggio ecologico? No, le emissioni nocive alla salute saranno sempre presenti, si chiuderanno dei camini e se ne aprirà uno grandissimo.
Vantaggi per l’economia locale? Sì, si creerà la coltivazione di legna da ardere, con qualche posto di lavoro, sia nella struttura (fuochisti, tecnici, ecc), che nelle aziende agricole. Sarà un piccolo feudo laborioso, e come in un feudo, chi lavora non guadagna.
La centrale sarà una micro economia che darà vita a: traffico di mezzi pesanti, (per approvvigionamento di legname); emissioni di sostanze nocive; inquinamento acustico, giorno e notte; disagio/costi per la posa della rete da teleriscaldamento nelle strade (3 anni).
l'impatto ambientale della struttura sarà pesante, la ciminiera sarà h 50m, blocco centrale (bruciatore) 30m.
Ancora una volta “l’affare” sarà prioritario alla nostra salute.
Queste problematiche non riguarderanno solo Villa Guardia, ma anche i paesi limitrofi che saranno coinvolti nella raccolta di legname e subiranno, loro malgrado, le emissioni nell'aria.
L'edificazione di questo monumento è più una costruzione macchinosa economica che sfrutta agricoltori/natura e finanziamenti regionali ed europei.
Il comune diventa “business Man”, perché vuole fare incasso, e così facendo brucerà quello che resta del nostro futuro. Buon lavoro sindaco!

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