giovedì 10 aprile 2008

Da AmbienteFuturoNews su Inceneritori

LA COMMISSIONE AMBIENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA DI STRETTA MISURA LA RICLASSIFICAZIONE DELL’INCENERIMENTO MA IL PROVVEDIMENTO NON SEMBRA DEL TUTTO NEGATIVO.



RICLASSIFICAZIONE SI’… ANZI NI’…: LA PARTITA E’ ANCORA APERTA IN VISTA DEL VOTO PLENARIO DEL PARLAMENTO EUROPEO.



Le pressioni esercitate soprattutto da GAIA e a livello nazionale ( anche dall’Italia il lavoro di “sensibilizzazione” dei parlamentari europei è stato importante) hanno portato ad approvare ieri 8 aprile, un testo non certo soddisfacente ma sicuramente migliore di quanto prospettato dalla relatrice conservatrice Caroline Jackson. Purtroppo passa con soli 5 voti di scarto una sorta di “riclassificazione” dell’incenerimento che,PERO’, SOLO A CERTE CONDIZIONI (dettate da una complessa formula di efficienza) VIENE SOTTRATTO DALLA FASE DELLO SMALTIMENTO E “PROMOSSO” A RECUPERO IN POSIZIONE SUBALTERNA AL RICICLAGGIO CHE CONTINUA A MANTENERE LA PRIORITA’. Ovviamente per la stragrande maggioranza degli inceneritori pur dotati di recupero energetico ( la pressoché totalità, per esempio, di quelli italiani) non cambia niente in quanto avendo rese energetiche basse (in quasi tutti i casi italiani gli inceneritori non hanno una produzione combinata di calore e di energia elettrica con un tasso di recupero energetico ben al di sotto della formula di efficienza) continuano a rimanere confinati nella “residuale fase dello smaltimento” gerarchicamente subordinata al riciclaggio. Anche però nel caso della dimostrata coerenza con la formula di efficienza ( definita da un allegato tecnico) l’incenerimento rimane gerarchicamente inferiore al riciclaggio e alla riduzione dei rifiuti. Naturalmente abbondano altre “zone d’ombra” quali per esempio il via libera al “LIFE CYCLE THINKING” la cui attuazione oltre ad apparire del tutto oscura anche dal punto di vista metodologico si contrappone al metodo del “LIFE CYCLE ANALISIS” ben più conosciuto e ecologicamente efficiente, può portare in alcuni casi a far scavalcare o ad equiparare nella gerarchia di cui sopra lo stesso riciclaggio. Ma che in Commissione la dura battaglia tra le diverse posizioni (vedi il briefing riportato da GAIA su www.ambientefuturo.org ) abbia costretto anche a positivi passi in avanti lo dimostrano i “targets” di riciclaggio obbligatorio per I RIFIUTI SPECIALI E DA DEMOLIZIONE FISSATI AL 70% AL 2020. Di fatto significa far imboccare ad un settore spesso ragione prima per la costruzione di impianti di incenerimento il percorso “verso rifiuti zero” . Proprio per questo non è detto che nel Parlamento, in sede di voto, non si debbano attendere “imboscate” da parte della lobby degli industriali chiamati finalmente ad applicare la “responsabilità estesa del produttore”. Buona anche la riconferma dell’obiettivo di STABILIZZARE OBBLIGATORIAMENTE ALLA PRODUZIONE DEL 2009 LA PRODUZIONE TOTALE DEI RIFIUTI per i quali, addirittura con maggior forza del passato si chiede un forte impegno di riduzione. A questo punto, il voto in parlamento dirà l’ultima parola prima di poter capire se “IL BICCHIERE E’ MEZZO VUOTO O MEZZO PIENO” o se “ IL DIAVOLO STA NEL DETTAGLIO”. Intanto sottoponiamo dal sito www.ambientefuturo.org due commenti “ a caldo” con sfumature diverse. Il primo, di JOAN MARC SIMON, di GAIA EUROPE e di HEALTH WITHOUT HARM ; il secondo dei parlamentari europei ROBERTO MUSACCHIO E MONICA FRASSONI. Intanto, però, la pressione deve continuare.



MEETING INTERNAZIONALE “RIFIUTI ZERO” DI CAPANNORI DEL 26-27 APRILE:

CRESCONO ADESIONI ED INTERESSE.



Mentre da www.ambientefuturo.org è scaricabile la BROSSURE con il programma delle due giornate oltre alla partecipazione internazionale ( la partecipazione degli attivisti europei di GAIA sarà utile anche per fare il punto sulle vicende di cui sopra) si conferma grande interesse per l’iniziativa anche a livello nazionale. Già si sono prenotate persone e delegazioni da Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Torino, Civitavecchia, Trapani, Brescia, Carbonia ed Acerra oltre che da tutta la Toscana e dalla provincia di Lucca. A tal proposito ribadiamo che chi volesse trascorrere un bel week end sulle belle colline capannoresi, nella splendida cornice di Villa Bruguier può scegliere tra diverse possibilità offerte dalle numerose strutture ricettive, alcune delle quali, che noi abbiamo evidenziato su www.ambientefuturo.org sono davvero a basso costo. Stiamo cercando anche di attivare una piccola rete di persone disposta ad ospitare i convegnisti. Naturalmente si prega di essere rapidi nelle richieste di prenotazioni. Per quanto ci riguarda SIAMO A COMPLETA DISPOSIZIONE PER DARE UTILI CONSIGLI. Forse, una volta tanto, questa iniziativa, riunisce in modo soddisfacente L’UTILE E IL DILETTEVOLE.





L’INCENERITORE DI PIETRASANTA( LU), IN POCO PIU’ DI 4 ANNI, TORNA A “SFORARE” I LIMITI PER LE DIOSSINE.



Già nel settembre del 2003 quell’impianto, imposto con la forza dalla Regione Toscana ( nel’ 99 ci furono cariche della polizia con 100 persone denunciate) sversò diossina su entrambe le linee superando di 12 e 14 volte i limiti di legge. In quella occasione la Provincia di Lucca affermò che se fosse avvenuta nuovamente una tale evenienza avrebbe fatto chiudere l’impianto. Ebbene il 4 aprile è stato reso noto che nel periodo 22 gennaio – 4 febbraio l’ ARPAT ha constatato livelli di emissione di due volte e mezzo oltre i limiti di legge. Quell’impianto RAPPRESENTA UN PERICOLO PER LA SALUTE PUBBLICA E DEVE ESSERE CHIUSO. Già venerdi’ 11 aprile, alle ore 21, presso il ristorante “La Capanna del Pollino” si svolgerà un incontro per organizzare nuove iniziative di mobilitazione.





Intanto a tutti

ARRIVEDERCI A CAPANNORI



Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi

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