martedì 1 aprile 2008

Zanotelli , Veltroni & Acqua S.P.A.

Napoli, 22 marzo 2008

Caro Walter,
pace e bene!
Oggi, giornata Mondiale dell'acqua, mi sono sentito ancora più spinto a
scriverti questa lettera aperta. Ho esitato molto a farlo proprio
perchè siamo in piena campagna elettorale., ma alla fine ho deciso di
scriverla mosso dall'enorme grido degli impoveriti che mi ruggisce
dentro.
Tu sei venuto a trovarmi a Korogocho, una spaventosa
baraccopoli di Nairobi - Kenia, e hai toccato con mano come "vivono" i
baraccati d'Africa. Davanti a quell'inferno umano, tu hai pianto. Mi
avevi promesso, in quella densa conversazione nella mia baracca, che
avresti portato quell'immenso grido di sofferenza umana nell'area
politica. Ora che sei il segretario del PD sembra che ti sia
dimenticato di quel "grido dei poveri". Non ne sento proprio parlare.
Non chiedo carità (non serve!), chiedo giustizia, quella distributiva
che è il campo specifico della politica. E non parlo solo della fame
del mondo (fa già parte degli 8 obiettivi del Millennio, su cui si è
fatto quasi nulla!), ma soprattutto della sete del mondo. (Infatti non
è più il petrolio il bene supremo, ma l'acqua che, con i cambiamenti
climatici, andrà scarseggiando). Se per questo è vero, perchè nel tuo
progframma elettorale appoggi la privatizzazione dell'acqua?
Lo sai che
questo significa la morte di milioni di persone per sete? Con questa
logica di privatizzazione, se oggi abbiamo cinquanta milioni di morti
per fame, domani avremo cento milioni di morti di sete. Sono scelte
politiche che si pagano con milioni di morti.
Caro Walter, perchè
quelle tue lacrime su Korogocho non le puoi trasformare in gocce
d'acqua per i poveri? L'acqua è sacra, l'acqua è vita.
Caro Walter,
perchè non puoi proclamare che l'acqua non è una merce, ma un diritto
fondamentale umano, che deve essere gestita dalle comunità locali con
totale capitale pubblico, al minimo costo possibile per l'utente, senza
essere SPA?
Solo così potrai asciugare le tue lacrime e quelle degli
impoveriti del pianeta, ma anche dei poveri del Nord come le classi
deboli di questa mia Napoli.
Chi dei nostri poveri potrà mai bere
l'acqua del rubinetto, con bollette aumentate del 300%, come è avvenuto
ad Aprilia (Latina)?
Caro Walter, sull'acqua ci giochiamo tutto, ci
giochiamo la nostra stessa democrazia, ci giochiamo il futuro del
pianet.
Caro Walter, non dimenticarti di quelle lacrime di Korogocho!

Alex Zanotelli

Rete Radié Resch di Quarrata
e-mail a.
vermigli@rrrquarrata.it
sito web http://www.rrrquarrata.it

Nessun commento: